Rider Milano, i diritti si conquistano con la lotta: avanti con lo sciopero generale del 2 dicembre! Il 3 saremo in piazza a Roma per portare le nostre istanze al governo

Milano -

“Siamo tutti rider, se va bene va bene per tutti, se non va dipende solo da noi”
Martedì 22 novembre in Regione Lombardia c’è stato un passo avanti dopo il partecipato sciopero del 2 novembre: chi ha incontrato la delegazione di Slang USB ha preso l’impegno di convocare un’audizione specifica in Commissione e soprattutto lavorare per avviare un tavolo di trattativa con tutte le parti, istituzioni locali e piattaforme.
Un esponente del Movimento 5 Stelle ha accettato di prendere parola pubblicamente al nostro presidio, e l’esponente di maggioranza presente all’incontro ha preso impegno, confermato in una nota stampa uscita nel pomeriggio, a portare al governo centrale le istanze presentate.
Un passo avanti rispetto alla chiusura di Assodelivery e JustEat alle nostre rivendicazioni, ma sappiamo che da solo non basta. È con la lotta, e la crescita dell’organizzazione sindacale che sta dalla parte dei lavoratori senza compromessi, che si ottengono i veri risultati.
Per questo, durante lo sciopero generale del 2 dicembre, a Milano porteremo ancora in piazza le rivendicazioni dei rider, e non ci fermeremo finché non saranno soddisfatte.

Il 3 dicembre, invece, vogliamo essere noi stessi a portare quelle istanze al governo centrale, con la presenza nel corteo di Roma.

Invitiamo tutti i/le rider d’Italia ad unirsi alla lotta, a scegliere le organizzazioni che lottano per i diritti anziché mediare al ribasso con le aziende: uniti siamo imbattibili!
-  Applicazione per tutti i/le rider del CCNL Logistica&Trasporto Merci, stracciando tanto il CCNL sottoscritto da Ugl e Assodelivery, sia il contratto aziendale “Scoober” firmato da JustEat, Cgil Cisl e Uil, che tradisce tutto ciò che c’è di buono nel CCNL Logistica e comporta per i dipendenti una forte perdita di salario.

Innanzitutto servono paghe dignitose, e un solo contratto per tutti: anche in questo caso vale la parola d’ordine “a uguale lavoro uguale contratto” che adottiamo spesso!
-  Parco mezzi e manutenzione a carico dell’azienda, non a spese dei rider;
-  Pagamento regolare anche del tempo di attesa delle consegne, quando il ristorante costringe ad aspettare perché l’ordine non è pronto, non solo delle ore impiegate in sella al mezzo;
-  Disponibilità di hub coperti e climatizzati, con spogliatoi e docce, dove aspettare le consegne anziché all’aperto;
-  Coperture assicurative solide per malattia e infortunio;
-  Trasparenza nell’uso dell’algoritmo che determina i ranking: discriminatorio e dannoso per i lavoratori e le lavoratrici.


Avanti con lo sciopero generale, avanti insieme ai rider in alleanza con tutti i lavoratori e le lavoratrici sfruttati, senza contratto e tutele!
Riconquistiamo tutto: SALARIO, DIRITTI, DIGNITA’

SCHIAVI MAI!

Slang USB