“Cercasi schiavo per soggiorno estivo”: USB denuncia l’ennesimo caso di sfruttamento stagionale

Roma -

Con l’arrivo della stagione estiva tornano alla ribalta tutti quei lavori precari e occasionali con i quali il sistema cooperativistico specula sulla pelle dei lavoratori stagionali, accaparrandosi per pochi spiccioli il loro tempo.

Lavori stagionali sempre più necessari, in questo momento di forte crisi economica, ma sempre più totalizzanti e sempre peggio pagati. È il caso ad esempio dei lavoratori di una cooperativa romana impegnati in un soggiorno estivo, uno dei settori a maggiore tasso di sfruttamento: assunti con un contratto di sole 28 ore settimanali per un soggiorno estivo di 8 giorni, si sono ritrovati a lavorare H24 per tutta la durata del soggiorno, ovvero 8 giorni, vale a dire 32 ore pagate rispetto al totale lavorato di 170.

Tutti gli addetti del settore sanno che è la consuetudine, ed è assurdo che le ASL committenti del servizio non vadano a verificare quanto accade nelle cooperative. Invitiamo tutti i lavoratori coinvolti a non accettare queste condizioni di sfruttamento e li sollecitiamo a mobilitarsi insieme a USB. Un invito esteso ai lavoratori dei settori educativi, gli AEC/OEPAC scolastici, che nei periodi estivi si trovano senza stipendio, costretti a cercare ulteriori entrate per far fronte alle spese.

Quella dei soggiorni è solo una delle tante situazioni lavorative che si possono trovare nella stagione estiva, ma rispecchia esattamente la situazione generale e sistemica del terzo settore.

Ci vediamo in piazza il 24 giugno per la manifestazione nazionale contro il governo Meloni insieme a tutti gli altri lavoratori.

ABBASSARE LE ARMI ALZARE I SALARI.

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